Lettera ai miei professori
Giugno 7, 2022 Categoria: News, News Scuola secondaria di primo gradoLa prof.ssa Paola Vigna, Coordinatrice Didattica della Scuola Secondaria di I Grado del nostro Istituto, terminerà il Suo servizio al Sociale il 30 giugno prossimo dopo tanti anni spesi con competenza, passione e generosità a servizio della missione educativa del Sociale.
Per l’occasione ha scritto una lettera ai docenti del suo plesso che di seguito pubblichiamo.
Cari amici, cari colleghi,
concedetemi un saluto affettuoso a tutti voi, al di fuori degli schemi quotidiani. Un saluto non facile perché espressione di un distacco, di un cambiamento di rotta, ma un saluto necessario.
Come recita Qoelet , c’è un tempo nella vita per ogni cosa, tutto ha il suo momento e per me questo è il momento di levare l’ancora, di seguire il consiglio evangelico “duc in altum”, prendi il largo.
Non so cosa mi riserverà la vita, ma so cosa fin qui mi ha donato: una ricchezza di affetti e di esperienze, una molteplicità di opportunità, di sfide, di possibilità, un’infinità di relazioni. Ho incontrato tante persone, alcune mi sono passate accanto e mi hanno solo sfiorata, altre mi hanno fatto soffrire, altre ancora hanno lasciato un segno e sono state preziose. Tra queste ci siete voi: con alcuni il percorso è stato breve, ma mai inutile o superficiale, con altri è il percorso di una vita, fatto di conoscenza, di condivisione, di fiducia, di profonda amicizia.
Ho cercato di accogliere e di ascoltare e mi scuso se, con qualcuno, non ci sono riuscita.
Ho cercato di accompagnarvi e di guidarvi, talvolta anche con modalità opinabili, ma ho avuto sempre chiari gli obiettivi: far emergere i vostri talenti, credere nelle vostre capacità, promuovere il confronto prima delle decisioni importanti. E anche se la solitudine, in certi casi, appartiene al ruolo, non mi sono mai sentita abbandonata da voi, anzi, avete saputo appoggiarmi e supportarmi ancora prima che ne ravvisassi la necessità, avete sempre offerto una grande disponibilità di tempo, di capacità, di impegno, qualità che appartengono solo a chi ha uno sguardo limpido e un amore speciale per la scuola e per i ragazzi.
Dopo tanti anni vissuti nella scuola e per la scuola mi sento di affermare che se nel nostro lavoro non ci mettiamo il cuore, tutto è vano. Mai come oggi sento quale valore abbia un’educazione che passa attraverso il cuore, la mente e le mani; non scordatelo: è la bellezza, è la forza della pedagogia ignaziana. Seguite i ragazzi anche con il cuore: vi appariranno diversi; aiutateli a scoprire i loro talenti: tutti ne hanno; accompagnateli ogni giorno attraverso il dialogo: costruirete ponti; siate sempre credibili: loro vi osservano e cercano in voi un esempio; abbiate il coraggio di testimoniare i valori in cui credete: vi apprezzeranno.
Non misurate i ragazzi sui risultati, quelli verranno, ma aiutateli a credere in se stessi e a dare sempre il massimo, senza paura di fallire; e di fronte ai fallimenti, inevitabili, mettetevi accanto a loro, aiutateli a rialzarsi e, se riuscite, cercate di voler loro ancora più bene.
Non siate noiosi, la noia ammazza la scuola, non fa crescere, non offre prospettive, piuttosto sappiate mantenere l’entusiasmo e la passione per quello che fate: i ragazzi vi seguiranno.
Siate fedeli alla vostra missione, perché è di questo che stiamo parlando, non di un lavoro, non di una professione, ma di un atto d’amore.
Vi aspettano ancora sfide importanti, la scuola è in continuo movimento e vi auguro di mantenerla dinamica, di saper apportare quei cambiamenti che la possano rendere unica e ricca, viva e stimolante: voi ne avete la forza e le capacità, gli orizzonti che si aprono sono immensi e voi avete imparato a fare discernimento. Io lascio la scuola media del Sociale con grande serenità perché la lascio in buone mani, nelle mani di persone competenti e appassionate, attente e responsabili, nelle mani di un gruppo che ha imparato a lavorare insieme, a fare corpo unico, a non risparmiarsi. Sappiate però ritagliarvi momenti di leggerezza perché il gruppo ha bisogno anche di questo.
Vi saluto chiedendovi una cosa che mi sta molto a cuore: abbiate sempre uno sguardo per quei ragazzi più fragili, più deboli, meno fortunati: hanno bisogno di voi per sentirsi speciali.
Un abbraccio a tutti
Paola Vigna