Lunedì 16 novembre, sconvolti dopo i terribili fatti di cronaca violenta a Parigi e nel mondo, dopo un minuto di silenzio, anche seguendo l’invito del Ministro dell’Istruzione, a tutti gli alunni della nostra scuola è stato dato del tempo importante per fermarsi a riflettere, pensare, pregare e meditare.
Gli alunni più grandi sono stati guidati da alcuni docenti, che hanno fornito loro anche chiavi di lettura più complesse, geo-politiche e socio-culturali.
Ma anche i più piccini della scuola dell’Infanzia, della Primaria e i ragazzi della Secondaria di primo grado hanno avuto i loro spazi e i loro momenti di riflessione e formazione, con modalità e tempi adeguati ciascuno alla propria età.
La riflessione è infatti un momento importantissimo tipico della pedagogia ignaziana, a maggior ragione di fronte a questi eventi drammatici e di rilevanza mondiale. Una riflessione orientata all’azione, tanto che padre Denora, nella sua riflessione, ha chiesto a ciascuno, nel silenzio di riflettere su quanto accaduto ma soprattutto di chiedersi “Io, concretamente, che cosa posso fare per rendere questo mondo un posto migliore e più umano?”.
Ai bimbi più piccoli del primo anno della scuola primaria è stato chiesto di riflettere a partire dalla poesia “Promemoria” di Gianni Rodari:
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra
Quindi, è stato chiesto loro “nel silenzio e nella tranquillità, sentire, così capire più facile (forse) ti riuscirà”.
Infine, attraverso un disegno, i nostri bambini hanno inviato un personale “promemoria” ai grandi della Terra, raccontando la loro idea di “pace”. Abbiamo quindi, sempre secondo l’invito del Ministro, “lasciato parlare i bambini”, attraverso il loro stile, nelle loro modalità, attraverso il disegno….