Un viaggio alla scoperta di sé

Aprile 28, 2023 Categoria:
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"Il viaggio" della Primaria

Quest’anno, noi classi Quinte, abbiamo viaggiato tanto… ma non è stato come andare in vacanza con le nostre famiglie, con cui andiamo ovunque in tutto il mondo… 

Quest’anno il nostro cammino è stato diverso.

In realtà non siamo stati noi a spostarci, ma i nostri cuori e le nostre menti che hanno fatto moltissima strada.

Per esempio dal Perù a Londra seguendo le avventure dell’orsetto Paddington in classe, scoprendo che si può viaggiare per ragioni diverse dal turismo.

La stessa cosa l’abbiamo provata diventando amici degli scout seguiti dall’organizzazione umanitaria Second Tree.
Abbiamo conosciuto ragazzi e ragazze che dall’Afghanistan e da altri paesi sono dovuti scappare per la guerra e la povertà: oggi  vivono in un campo profughi in Grecia.
Ragazzi e ragazze a cui piace fare quello che piace fare anche a noi, ma che non riescono ad andare a scuola tutti giorni, perché non sempre ci sono insegnanti per loro. Ragazzi e ragazze che sanno anche parlare inglese come noi, ma che non possono viaggiare facilmente come facciamo noi.

E’ stato molto divertente realizzare video da scambiare con loro, per capire quante cose abbiamo in comune.

E poi il nostro viaggio è continuato per mare… un mare di incontri.

Le ciurme delle nostre classi hanno solcato i mari della curiosità e della fantasia per incontrare le attiviste e gli attivisti dell’associazione InMenteItaca, abbiamo fatto tappa sulle loro isole e ci siamo fatti raccontare le loro storie e ci siamo fatti ispirare dalla loro passione per la libertà, i diritti e l’uguaglianza.

Con Luca e Ayoub abbiamo trovato un modo diverso per esprimere tutto quello che abbiamo sentito, capito, condiviso e desiderato, gridando il nome della “nostra” barca: Itaca!
Una barca che è stata al tempo stesso mezzo di trasporto e destinazione.

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La barca Itaca con cui conoscere libertà, diritti e uguaglianza

Con Esperance abbiamo scoperto che leggendo e scrivendo storie si può vincere la paura di sentirsi diversi, isolati.

Hasti ci ha fatto conoscere la storia e la lotta del popolo e delle donne iraniane per la libertà e abbiamo capito come si può usare l’Arte per protestare contro quello che non crediamo giusto e anche che per cambiare qualcosa si deve restare uniti.

Asia è venuta al Sociale a raccontarci i nomi e le storie di tante donne che dal lontano passato a oggi hanno subito pesanti discriminazioni e le cui storie ci hanno ispirato a impegnarci nel rifiutare un sistema basato sulle disuguaglianze.

Infine, nell’incontro con Rasid, abbiamo scoperto come gli stereotipi portino a diseguaglianze, discriminazioni, rabbia e dolore. Dopo averlo incontrato, tutti sappiamo che non si chiama una persona Rom, zingaro, perché quella parola vuole dire schiavo, e nessuno deve mai più essere chiamato schiavo.

Al “rientro” dal nostro lungo viaggio non eravamo più le stesse persone che eravamo alla partenza.

L’incontro con altre persone, altre storie diverse dalle nostre, ci ha fatto cambiare, crescere e, per dirla con le parole di noi ragazzi, “abbiamo trovato noi stessi nelle loro storie”.

Con questa esperienza abbiamo anche provato in prima persona che una lingua internazionale come l’inglese è uno strumento per moltiplicare le occasioni di incontro e di crescita… e ora siamo pronti per imbarcarci di nuovo!

Gli studenti delle Quinte e la maestra di Inglese Anna Rabufo