Il filo della Memoria

Gennaio 27, 2023 Categoria: , , , , ,

I grandi che accompagnano e guidano i più piccoli in un percorso fatto di racconti, riflessioni e domande: questo è  il “filo” che ha legato le iniziative dell’Istituto Sociale per celebrare la Giornata della Memoria 2023.

Gli alunni delle Quinte della Scuola Primaria, guidati dalle maestre, hanno seguito  un percorso dedicato alla diversità, intesa come bellezza e valore per ricordare cosa è accaduto nei campi di concentramento nazisti.
Le storie di Anna Frank e di Primo Levi sono diventate così lo spunto per temi e poesie, prima della visione del film La vita è bella di Roberto Benigni.

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Uno dei pensieri della Primaria

I ragazzi e le ragazze delle Terze della Scuola Secondaria di I Grado hanno scelto di parlare dei lager e della violenza ai loro compagni delle Prime e delle Seconde nel teatro della scuola.
E lo hanno fatto in tantissimi modi: video, musica dal vivo, poesie e presentazioni di libri, fra cui Se questo è un uomo di Levi e Auschwitz spiegato a mia figlia di Annette Wieviorka.

In modo semplice e diretto hanno spiegato al loro “giovane” pubblico le leggi razziali, cosa sono le Pietre d’inciampo (e dove si trovano a Torino) e come i nazisti hanno messo in atto la cosiddetta Soluzione finale. Sul palco hanno scelto di dare ampio spazio a coloro che sono sopravvissuti all’orrore dei lager e alle loro testimonianze, alle storie di resistenza come quella del libro Il pianista di 𝐖ł𝐚𝐝𝐲𝐬ł𝐚𝐰 𝐒𝐳𝐩𝐢𝐥𝐦𝐚𝐧.

Alla fine c’è stato anche un momento interattivo con un quiz ideato dagli studenti di Terza per far ricordare a tutti in maniera più leggera, ma efficace, le parole chiave della giornata.

Per i Licei i volontari delle Quinte hanno animato la mattinata per gli alunni dal primo al quarto anno.

Il simbolo che hanno scelto per parlare di memoria è stato un filo di lana rosso, che partendo dalle aule correva per tutti i corridoi della scuola, andando a creare un percorso tanto fisico quanto di approfondimento. Un filo fragile come può esserlo la memoria di quegli eventi distanti ormai decenni; un filo che i nostri ragazzi più grandi hanno curato e mantenuto saldo.
In vari punti dell’Istituto hanno spiegato ai loro compagni più piccoli le condizioni storiche che hanno reso possibile la Shoah e hanno proposto spunti di riflessione su quanto accaduto (prima e dopo il 1945) e sull’importanza di evitare che questa tragedia possa ripetersi.

La commemorazione è proseguita con la partecipazione dei liceali alla performance teatrale Il flebile filo della memoria, uno spettacolo interattivo che ha fatto “vivere” agli alunni in prima persona l’arrivo in un campo di concentramento e l’orrore delle condizioni dei deportati.