I Licei protagonisti al Festival dell’accoglienza 2024
Ottobre 31, 2024 Categoria: News, News Scientifico, News Liceo Scientifico sportivo, News Liceo classico, Attualità, In Primo Piano
Doppio appuntamento per i Licei dell’Istituto Sociale al Festival dell’Accoglienza di Torino, un’importante occasione per un confronto su temi fondamentali come accoglienza e mobilità umana.
Mercoledì 16 ottobre, le classi Quinta e Quarta del Liceo Classico, Quinta del Liceo Scientifico Sportivo e Seconda del Liceo Scientifico hanno partecipato all’incontro dal titolo “Parole per fare accoglienza”. Durante l’evento, studenti e studentesse hanno presentato tre parole che incarnano il valore dell’accoglienza: Città, Umanità e Ospite.
La parola Città è stata esplorata attraverso riferimenti alla storia urbana e letteraria, includendo Le città invisibili di Italo Calvino, un’opera che invita a riflettere sulla diversità e sull’inclusività degli spazi urbani.
Umanità è stata declinata attraverso le parole di grandi autori della tradizione classica come Terenzio, Cicerone e Seneca, sottolinenando il valore dell’empatia e della solidarietà tra gli esseri umani.
La parola Ospite, infine, è stata raccontata con un video realizzato dagli studenti delle Quinte a partire dallo spunto sul pensiero del filosofo francese Paul Ricoeur, affrontato in classe con la prof.ssa Giordano. Da questo spunto hanno esplorato il valore ermeneutico dell’ospitalità come un incontro tra alterità e identità, un processo di comprensione reciproca che va oltre le differenze culturali.
Le riflessioni di studenti e studentesse sono state accolte e commentate dal professor Gustavo Zagrebelsky, che ha offerto ulteriori spunti di approfondimento, dialogando con gli alunni delle scuole partecipanti. Particolarmente emozionante è stata la testimonianza di una giovane famiglia iraquena, accolta dalla Comunità di Sant’Egidio, che ha raccontato come l’accoglienza abbia permesso di ricostruire una vita lontano dalle difficoltà del proprio paese d’origine.
Nei video che seguono trovate due video: il primo con gli interventi al Festival della Seconda Liceo Scientifico e della Quarta Liceo Classico; il secondo con la raccolta dei video realizzati dai liceali del Sociale per l’occasione.
Il secondo incontro “L’uomo in cammino” si è tenuto venerdì 18 ottobre. Qui la Terza del Liceo Classico e alcuni Ex Studenti del Sociale hanno presentato due attività di mobilità umana molto importanti per la nostra scuola: l’E.Y.E. Project e il Progetto Finestre.
La mattinata è stata arricchita dalla lettura di alcuni estratti dell’ultima opera di Eraldo Affinati, da parte dei giovani della scuola di doppiaggio ODS. I ragazzi hanno poi avuto la preziosa opportunità di dialogare con l’autore sui temi di immigrazione, accoglienza e mobilità.
Di seguito trovate la riflessione a firma della Terza Classico sul progetto Finestre, che condividiamo con piacere.
Questi due incontri hanno permesso agli studenti e alle studentesse del Sociale di riflettere non solo su questioni di stringente attualità, ma anche di confrontarsi con esperienze di vita reale e grandi personalità del mondo culturale.
È stata un’occasione di crescita che ha arricchito il percorso formativo e umano dei liceali, lasciando una traccia importante.
Prof.ssa Adriana Scatolone

L’intervento della Terza Liceo Classico sul progetto Finestre
Il Centro Astalli ha avviato il progetto Finestre per accogliere e aiutare rifugiati e migranti che arrivano in Italia. L’obiettivo del progetto è promuovere la coesione sociale, facilitando il dialogo tra culture diverse attraverso la creazione di spazi di ascolto e supporto.
Questi spazi sono appunto le “finestre”, che simboleggiano l’accesso a nuove possibilità, come servizi essenziali, corsi di lingua e attività di orientamento. Il Centro Astalli si impegna a sensibilizzare le comunità locali sulla situazione migratoria, promuovendo un cambiamento positivo e duraturo nella percezione e nella vita dei rifugiati. Con questo progetto si mira anche ad abbattere le barriere della sfiducia, spesso alzate dalle persone del Paese ospitante, per creare un futuro basato sull’inclusione e sulla solidarietà. Le classi del nostro istituto hanno preso parte a questo progetto partecipando a svariate attività.
Una di queste è stata l’uscita didattica a Oulx, nella quale abbiamo camminato per alcuni sentieri, gli stessi che sono percorsi dai migranti tutti i giorni. Questa camminata, per noi piuttosto faticosa, nonostante avessimo gli strumenti e le capacità, ci ha fatto riflettere su quanto possa essere difficile, per un rifugiato, compiere lo stesso tragitto, soprattutto perché non si trova nelle stesse condizioni privilegiate.

L’ultima parte del percorso ci ha portato al Rifugio Fraternità Massi di Oulx. Questa struttura accoglie ogni giorno moltissime persone che affrontano il viaggio della migrazione, specialmente per arrivare in Francia, e cercano un rifugio sicuro. Qui abbiamo avuto occasione di parlare con alcuni volontari che ci hanno illustrato il loro lavoro e raccontato esperienze tragiche di alcune persone che hanno trovato protezione nella loro struttura.
Un’altra interessante esperienza è stato l’incontro con Madi, un ragazzo scappato dal Mali per trovare un futuro migliore in un altro Paese. Dopo aver lasciato tutto nel suo luogo d’origine, per aiutare la sua famiglia, ha intrapreso il viaggio che migliaia di migranti affrontano ogni giorno. Affidandosi ad alcuni trafficanti, che promettono un viaggio sicuro, ha affrontato la traversata del Mar Mediterraneo ed è arrivato finalmente a Lampedusa, dove è stato aiutato dalla Croce Rossa.
Madi ci ha raccontato la sua difficile esperienza e mostrato anche foto di ragazzi, esattamente come lui, che ogni giorno vengono salvati in mare.
Nonostante tutto ciò che gli è successo, ci ha rivelato che si ritiene un ragazzo fortunato e che ringrazia di aver trovato un clima così accogliente in Italia.
Tutte queste attività ci hanno fatto riflettere molto sui migranti e sull’esperienza che vivono e su quanto siamo fortunati ad essere nella condizione in cui siamo.
Terza Liceo Classico
