Le Quinte Liceo incontrano il card. Marengo
Novembre 25, 2024 Categoria: News, News Scientifico, News Liceo Scientifico sportivo, News Liceo classico, Attualità, In Primo Piano
Nel 1857, dando alle stampe la raccolta Les fleurs du mal (I fiori del male), il poeta parigino Charles Baudelaire esaltava il valore evocativo e disvelatore del viaggio e invitava il lettore, in conclusione di una celebre poesia, a raggiungere le fond de l’Inconnu pour trouver du nouveau (la fine dell’ignoto per trovare il nuovo).
Nell’era post-digitale, il viaggio anche in luoghi remoti è un’esperienza “prêt-à-clicquer” che lascia talvolta l’effimero convincimento di poter conoscere realtà e culture lontane a colpi di reel. Pazienza se ciò che resta, poi, sono singole istantanee di un mondo apparente e superficiale nel quale non vi è spazio per il dialogo interculturale che duri più di 90 secondi.
Eppure, anche in questo quadro apparentemente critico lo spazio per coniugare modernità e profondità c’è e si può trovare.
Nella mattinata di venerdì 22 novembre 2024, all’alba della partenza per Istanbul (dal 24 al 29 novembre 2024) e nel quadro dell’apertura alle “vie orientali”, gli Studenti e le Studentesse delle classi quinte dei Licei hanno incontrato Sua Eminenza il Cardinale Giorgio Marengo I.M.C.
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Classe 1974, un dottorato di ricerca in Missiologia, missionario in Mongolia dai primi anni Duemila, il Card. Marengo oltre ad essere il più giovane membro del Collegio Cardinalizio è attualmente Prefetto Apostolico a Ulan Bator e ha maturato un’esperienza ricca e profonda di cosa significhi concretamente confrontarsi con culture diverse e lontane in un clima di apertura al mondo e con spirito di servizio.
Se è vero che una Chiesa giovane ha bisogno di un linguaggio giovane per parlare ai giovani stessi, il Card. Marengo ha offerto ai nostri Studenti e alle nostre Studentesse un momento profondo di viaggio in una terra lontana e a molti ignota, a cavallo tra Oriente e Occidente, nel cuore del complicato continente asiatico. Muovendo proprio da immagini tratte dalla narrazione social ha scavato al di sotto delle apparenze e degli stereotipi, rispondendo alle domande dei presenti sul significato del dialogo interreligioso e interculturale e mostrando il volto meraviglioso e complesso dell’agire di una comunità cristiana minoritaria al servizio con altri, per gli altri.
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Il Cardinale ospite del Sociale ha ricordato come la nostra fede cristiana nella dinamica dell’Incarnazione sia “transculturale”, capace cioè di entrare in dialogo con le diverse realtà del mondo.
Sono state, poi, fonte di riflessione e di apertura di orizzonti le sue parole sul confronto tra la nostra dimensione culturale e sociale ormai secolarizzate – nelle quali la religione viene relegata al solo àmbito privato – e il contesto asiatico dove il “discorso su Dio” non è mai stato messo in discussione.
Quello con “mondi” ontologicamente differenti è un incontro che, pur in un ambiente evidentemente diverso, attende i nostri Studenti nel loro prossimo viaggio in Turchia e negli anni che verranno. I nostri ragazzi, infatti, sono destinati a incontrare sempre di più realtà molteplici e variegate nelle quali sono e saranno presenti prospettive differenti di fronte al mistero del trascendete.
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Un messaggio potente e stimolante, che arriva proprio in un momento storico in cui le diversità, a quanto pare, anziché incoraggiare lo scambio e la crescita reciproca vengono strumentalizzate al soldo del conflitto e della contrapposizione.
Un messaggio importante. Un messaggio vivifico.
Un piccolo mattoncino di quella “Cittadinanza Globale” che tanto desideriamo per le generazioni del futuro e per i cittadini di oggi e del domani.
Prof. Luca Imperatore
Coordinatore Didattico dei Licei Classico, Scientifico e Scientifico Sportivo
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