L’animazione spirituale

Associazione Ex Alunni 2

Il Ritiro Kairòs: una porta sull’interiorità

“Kairòs” in greco significa “il tempo opportuno”, “il tempo propizio”.
Per i nostri studenti “Kairòs” è un ritiro che costituisce il tempo propizio per fare il punto sulla propria situazione personale e comunitaria a partire da una serie di domande.

Questo importante momento segue un modello “importato” in Italia dagli Stati Uniti, riadattato secondo le specificità delle nostre scuole, ed è ormai una attività consolidata per tutte le scuole della rete Gesuiti Educazione. Partecipano i giovani del quarto anno dei Licei (17 anni).

Nel ritiro Kairos non si cerca di rispondere in modo accademico, attraverso lezioni o cose simili, ma piuttosto attraverso un tempo speciale dedicato a riflettere, meditare, conversare, condividere con i compagni, su ciò che è davvero cruciale nella mia vita. In questo tempo si alterneranno momenti di ascolto di testimonianze date da studenti e insegnanti, tempi di silenzio, spazi di condivisione in piccoli gruppi e in gruppo allargato, tempi di preghiera, lettura della Parola di Dio, celebrazione di liturgie, e una importante dinamica di riconciliazione con le figure dei genitori, affinché i ragazzi che fanno il ritiro si scoprano profondamente amati da Dio come figli, come il “frutto dell’amicizia con Dio”.

L’équipe che dà il ritiro è composta da nove studenti e quattro professori, più il Direttore del ritiro che ne segue e coordina la preparazione e il corretto svolgimento: sono loro a coordinare i partecipanti. In questo modo i ragazzi aiutano, guidano e indirizzano i loro coetanei, con la supervisione dei docenti.
Il percorso si struttura in quattro giorni residenziali in una casa di Esercizi.

L’ora formativa e l’ora di Religione

Nei Licei del Sociale sperimentano modalità sempre nuove e stimolanti per qualificare l’ora di Religione.
Necessità fondamentale della Religione come disciplina scolastica è mettere bene a fuoco il suo essere che oscilla fra due valenze non eludibili: da una parte la sua forza esperienziale e formativa, dall’altra la sua dinamica culturale e sociale.
Si è quindi potenziato tale insegnamento con l’articolazione in due ore: un’ora formativa e un’ora di Religione.
Nell’ora formativa si privilegia l’aspetto formativo soffermandosi sulle dinamiche dell’esperienza religiosa.
Nell’ora di Religione, invece, si privilegiano le dinamiche culturali, cercando di dare agli studenti, gli strumenti adatti per decodificare la Religione, quella cristiana in particolare, come fatto storico e geografico articolato.