Fabio: dalla Quinta Liceo Sportivo alla Serie A2 di Basket!

Dai banchi del Liceo Sportivo al debutto nella Serie A2 basket: Fabio Petruzzi, studente della nostra Quinta, la pallacanestro ce l’ha nel sangue.

Classe 2005, ha iniziato a giocare a basket a 5 anni “seguendo la passione di famiglia”. Negli anni il talento l’ha portato a calcare i parquet con diverse società, fino all’arrivo 3 anni fa alla Reale Mutua Basket di Torino.

Proprio con loro lo scorso 22 marzo ha giocato la sua prima partita nel secondo campionato di massimo livello.
“Ho sempre seguito la squadra fin da bambino – racconta – la possibilità di debuttare con loro è stata un’emozione inaspettata, sicuramente positiva, ma anche un po’strana”.

Che sensazione provoca dare il cambio ad un compagno in Serie A2?
“Sinceramente sono entrato in campo e non ci ho pensato: essere in una squadra fin da piccolo mi ha abituato ad essere concentrato sulla partita”. E il “sangue freddo” non è mancato nemmeno nelle partite successive a Cividale del Friuli e Trieste.

Impressioni da titolare?
“Noi giovani ruotiamo secondo le esigenze della squadra principale e per coprire gli infortuni: è normale sapere che si giocherà solo all’ultimo” spiega. Così è normale essere sempre pronti a dare il massimo.

Come si concilia una carriera sportiva di così alto livello con lo studio?
“Io ho scelto il Liceo Scientifico Sportivo perché permette di dare la giusta importanza sia allo sport sia allo studio” prosegue Petruzzi. Al Sociale è arrivato l’anno scorso, ma qui ha trovato dei docenti che hanno compreso la sua situazione e incoraggiato nel suo percorso.
“I professori e i compagni mi hanno accolto, la dimensione umana è molto importante: io sento che qui l’alunno è al centro”. Così il rapporto fra insegnante e alunno va oltre la lezione e i compiti: “mi hanno dato una mano quando ho avuto allenamenti mattutini o trasferte, permettendomi di non perdermi il programma”.

Anche perché, citando lo staff tecnico che segue la squadra, ci ricorda ”la scuola è al primo posto, per le altre esigenze si trova una soluzione”. E aggiunge: “lo sport è importante e mi ha insegnato il valore del fallimento e dell’errore per migliorare – analizza – ma va sempre abbinato allo studio”. In effetti entrambi ci ricordano di non buttarci giù al primo errore o delusione.

Anche perché, citando lo staff tecnico che segue la squadra, ci ricorda ”la scuola è al primo posto, per le altre esigenze si trova una soluzione”. E aggiunge: “lo sport è importante e mi ha insegnato il valore del fallimento e dell’errore per migliorare – analizza – ma va sempre abbinato allo studio”. In effetti entrambi ci ricordano di non buttarci giù al primo errore o delusione.

Che consiglio dare a chi vorrebbe iscriversi al Liceo Scientifico Sportivo in futuro?
Petruzzi non ha dubbi: “stare attentissimi in classe dato che la maggior parte del lavoro si fa con la giusta concentrazione”. E per tenere alta la media serve anche organizzazione: “importantissimo non ridursi a fare tutto all’ultimo e non sottovalutare il riposo, che spesso viene sacrificato per fare ogni cosa, ma risultati pessimi”.

Idee per il post diploma?
“Studierò Economia Aziendale e alleggerirò l’impegno per il basket passando alla Serie B o C”, anticipa Fabio. La spiegazione del cambiamento è semplice: “voglio che la pallacanestro sia un divertimento, non un lavoro. E che la carriera sportiva non vada a pregiudicare quella universitaria”.

Insomma, Fabio ha le idee chiare e intende continuare con l’equilibrio fra studio e sport che l’ha portato ai grandi risultati di oggi.

Non possiamo che augurargli in bocca al lupo per tutto!